Premessa

Diversi anni fa ho comprato un libro o meglio un mattone di 1200 pagine che si intitolava  “Capire la finanza”. L’ho letto tutto, dalla prima all’ultima pagina e poi nella convinzione di non aver capito l’ho letto di nuovo e poi ancora fino alla 5° volta dove finalmente mi sono arreso dovendo ammettere che avevo capito fin troppo bene già dalla prima volta. Alla fine ero terrorizzato.

Immaginate la situazione ideale per arricchirsi: Disporre di enormi finanziamenti a tasso nullo o minimale, con cui poter comprare case, azioni e materie prime a prezzi molto bassi, che inevitabilmente porta ad una situazione in cui i prezzi di tutto ciò che noi abbiamo comprato salgono costantemente, mentre contemporaneamente possiamo prestare a tassi sempre maggiori quei denari che noi abbiamo ricevuto con finanziamenti a tassi nulli bloccati per lungo tempo. Una vera pacchia !!! Ad un certo momento esauriti sia gli assets da vendere che i soldi da prestare, iniziamo a vendere tutto, generando una crisi economica in cui i prezzi e i tassi tornano a scendere, e dove possiamo ottenere copiosi finanziamenti gratuiti o quasi con nuovo denaro stampato per la bisogna. Così iniziamo a ricomprare tutto ciò che avevamo venduto, preparandovi per la fase successiva in cui tutto risale. Vi sembra fantascienza oppure vi ricorda qualcosa?

Il punto cruciale è che tutto questo risulta essere perfettamente legale. Le singole operazioni di finanza consentite e regolamentate in questo nostro mondo moderno sono per loro natura combinabili in miscele il cui risultato può dare effetti devastanti per chi le subisce e creare enormi profitti per chi le combina. I miscelatori sono coloro che controllano moneta e credito. Le conseguenze disastrose di cui sopra sono quelle che abbiamo sotto gli occhi in questi giorni.
Questi nuovi alchimisti hanno prima pompato l’inflazione degli assets, fino a provocare la crisi del 2001-2002 che ha deflazionato i medesimi tanto velocemente quanto violentemente. Hanno così avuto la scusa per portare i tassi all’1% negli USA e al 2% in Europa, e mettersi a pompare moneta e credito. In breve il ciclo espansivo è ripreso, provocando aumenti dei prezzi generalizzati (case, azioni, materie prime), e ne hanno approfittato finchè hanno potuto, amplificando grazie alle leve finanziarie e alle emissioni piramidali di obbligazioni strutturate. Poi, certo, con il petrolio a 150, e gli alimentari che portavano le masse del terzo mondo a manifestare in piazza, è giunto il momento di invertire la rotta. Fallimento della Lehman , violenta contrazione del credito, e prezzi in picchiata. Adesso, con la popolazione mondiale ricattata con la disoccupazione crescente, che anela “la ripresa” e che pur di ottenerla non esita a battere le mani a chi ipoteca il futuro dei loro figli, con massicci indebitamenti pubblici, il ciclo riprende stampando impunemente nuova moneta e mettendo in cascina enormi finanziamenti a lungo termine a tassi praticamente nulli in termini reali, cogliendo l’occasione per iniettare robuste dosi di capitalcomunismo, tramite il quale si mettono a carico della collettività le insolvenze creditizie inevitabilmente derivate da una situazione in cui si era un pochino esagerato, ma i profitti della fase precedente sono rimasti in tasca a questi nuovi alchimisti.

Questo andazzo dura da tanto tempo, per cui i Banksters non hanno motivo di dubitare che funzionerà ancora, anche se al momento vanno spargendo a piene mani pessimismo (gli serve al duplice scopo di ottenere il massimo dei sacrifici delle masse adesso, e poi il massimo del consenso, perchè più si dipinge grave la situazione più merito gli sarà accreditato quando sembrerà che se ne esce fuori alla grande).

Personalmente non escludo che possa funzionare anche questa volta, ma quello di cui sono sicuro è che se non a questo, al prossimo giro, prima o poi il sistema imploderà definitivamente. Questo per due motivi : uno filosofico ed uno geografico.

Il filosofico è che a forza di miscelare i singoli elementi della finanza, si è dato vita a qualcosa che potrebbe essere andato fuori controllo. Il sistema attuale porta in se una mutazione del DNA dell’economia capitalista che ha generato un vero e proprio cancro che si sta mangiando tutto. L’organismo originale, quel modello capitalistico privato che ha prodotto la ben nota accelerazione dello sviluppo nell’area occidentale del globo negli ultimi secoli, si basava sulla “mano invisibile”: la legge della domanda e dell’offerta.
In un ambiente concorrenziale questo meccanismo esprimeva un sistema di prezzi che era in grado di orientare lo sviluppo, impedendo squilibri gravi e permanenti. Come un sistema d’illuminazione che consente a grossi aerei di poter atterrare in piena notte, indicando la pista. Con il tempo però, la sete di profitto e di potere di chi comanda, ha modificato l’ambiente, rendendolo sempre più monopolistico ed oligopolistico in settori cruciali quale quello monetario e creditizio. Così la legge della domanda e dell’offerta non ha più potuto esprimere un sistema di prezzi affidabile, e si sono iniziati a produrre squilibri gravi e permanenti. Se il sistema d’illuminazione della pista viene spostato verso il burrone, l’aereo in atterraggio notturno vi precipiterà dentro.

Poi c’è il motivo geografico. Finora il giochino miliardario di chi comanda era stato fatto all’interno del mondo occidentale, omogeneo e suddiviso in classi al suo interno e che beneficiava dello sfruttamento delle risorse del resto del mondo. Ma con la globalizzazione e con l’ingresso delle grandi masse orientali nella partita, la situazione presenta incognite ben diverse, se non altro perchè non ce n’è per tutti. E il finale, in un mondo pieno zeppo di armi termonucleari e batteriologiche, potrebbe essere ben diverso da quello che immaginano coloro che comandano anche se controllano la produzione e la distribuzione delle armi. Peccato che a pagarne le conseguenze non saranno loro.

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